Visitare Trapani

Visitare Trapani | Storia, tradizione e cultura

All’estrema punta occidentale della Sicilia, proprio a picco sul Mar Mediterraneo, troviamo la città di Trapani, provincia importante sia oggi che in passato per essere stata uno scalo marittimo e punto di snodo e scambi commerciali per tutta la Sicilia e per l’Italia intera. Il nome Trapani deriva dal greco drepanon, cioè “falce”, evolutosi poi in Drapano o Drepano. Il nome si pensa derivi dalla forma del promontorio dove il villaggio nacque, che ricorda appunto un semicerchio, quindi una falce.

riserva naturale saline
La Riserva Naturale Orientata delle Saline a Trapani

Città del sale, del corallo e del pesce, Trapani vanta importantissimi e rilevanti fiori all’occhiello nella sua produzione. Infatti, a partire dalla fine dell’800, i trapanesi crearono delle enormi saline sulle coste non solo del Mediterraneo, ma anche dell’Africa. Da allora la produzione del sale è una delle attività di spicco dell’economia locale, e le famose Saline rappresentano tutto l’anno un’attrazione per i turisti che decidono di visitare Trapani, soprattutto al tramonto, quando lo scintillio del sale bianco, toccato dai raggi del sole calante, crea un mix di colori tendenti al rosa e veramente suggestivi.

Il vero punto focale dello snodo commerciale della Sicilia occidentale era, un tempo, la laguna dello Stagnone, appartenente alla vicina città di Marsala. Dopo la sua chiusura, il porto di Trapani acquisì l’importanza che possiede oggi, soprattutto grazie ai collegamenti con le vicinissime isole Egadi. Ancora in fase di incremento, questa zona e il suo nascente porto raggiunsero l’apice quando i Fenici, abili naviganti e commercianti, si stanziarono sul promontorio per controllare i traffici nel Mediterraneo, creando in questa terra una delle loro basi navali e un caposaldo della difesa sulla terraferma.

Dopo la conquista araba, avvenuta intorno al IX secolo, Trapani attraversò un altro periodo di sviluppo e splendore, grazie al rifacimento di molte strade e al cambiamento generale della pianta urbanistica, che conferisce tuttora alla città l’aspetto di un’aggrovigliata matassa, fatta di viuzze, giardini e cortili.

Fu però durante la conquista normanna, in pieno Medioevo, che la lavorazione del corallo e dell’oro raggiunsero il loro punto più alto di prosperità; fu sempre in questo periodo che Giacomo II d’Aragona prima e Carlo V qualche secolo dopo, modificarono l’aspetto della città, intuendone le grandi potenzialità. Bonificarono paludi, allargarono le mura, fornirono Trapani di bastioni per la sua difesa e crearono un condotto navigabile che, di fatto, isolava la città dalla terraferma, ma permetteva di avere una via dedicata esclusivamente al commercio.

Cosa vedere a Trapani

trapani centro storico
Il centro storico di Trapani

Se stai programmando un giro nella Sicilia Occidentale e desideri sapere cosa vedere a Trapani senza tralasciare nulla, basta partire dal Santuario dell’Annunziata, costruito tra il 1315 e il 1332 e rifatto nel 1760. Rappresenta uno dei principali monumenti di Trapani, con la sua miscela di stili, dalla facciata con il portale gotico-normanno, al campanile in stile barocco. All’interno troviamo due maestosi cappelle, quella dei Pescatori e quella dei Marinai.

Accanto al santuario, il Museo Regionale “Agostino Pepoli”, che contiene raccolte di manufatti artistici d’eccezione, tra cui sculture, dipinti, reperti archeologici e grandi collezioni di oggetti in oro, corallo, arredi liturgici e maioliche. Nel mese di dicembre è possibile, inoltre, visitare la stupenda mostra dei presepi artigianali, che si tiene ogni anno.

Lungo l’asse principale della città, la via Fardella, è possibile trovare tantissime attività commerciali per chi ama lo shopping e, alla punta occidentale, Piazza Vittorio Emanuele con la fontana del Tritone e l’adiacente Villa Margherita che, in estate, diventa scenario per rappresentazioni teatrali e musicali.

Altra attrazione è la Cattedrale di San Lorenzo, costruita nel 1600 su una chiesa già esistente. Anche qui troviamo una facciata barocca e tre maestose navate al suo interno.

La torre di Ligny è un altro monumento rappresentativo della città. Si stende nella parte nord-occidentale del golfo di Trapani e fu eretta da Claudio Lamoraldo principe di Ligny. Al suo interno troviamo oggi un museo dedicato all’arte e ai manufatti risalenti alla preistoria siciliana.

Il palazzo della Giudecca, prima Palazzo Ciambra, è situato all’interno del vecchio quartiere ebraico della città e fu commissionato dal banchiere Sala a cavallo tra il 1300 e il 1400. Il palazzo è affiancato da una torre, che molti identificano come una delle cinque torri presenti nello stemma di Trapani. Di stampo catalano, sia per la struttura esterna, che per il cortile interno, il palazzo della Giudecca rappresenta uno degli esempi di stile plateresco in Sicilia.

Altri esempi rilevanti della cultura gotico-normanna e barocca sono la Chiesa di San Domenico, il Palazzo Senatorio, la Chiesa del Collegio e quella di Sant’Agostino.

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