Alcamo è una cittadina situata al centro del Golfo di Castellammare, in Provincia di Trapani, che da sempre vanta una posizione strategica trovandosi ad una distanza di circa 50 km sia da Trapani sia da Palermo.
Nota ai più per la qualità del vino Bianco d’Alcamo, la città presenta un affascinante paesaggio collinare che accoglie un binomio fatto di mare, grazie alla frazione di Alcamo Marina, distante 6 km dal centro storico, e di montagna, giacché si trova ai piedi del Monte Bonifato.
Indice
Fondazione e cenni storici
È proprio da questa altura che si pensa sia stata fondata Alcamo, infatti si narra che qui nacque il primo centro abitato, chiamato Longaro, per mano dei Greci. Dopo di essi numerose sono state le dominazioni che hanno plasmato l’arte culinaria, le tradizioni, il dialetto, la cultura e i paesaggi alcamesi.
Primi tra tutti gli Arabi, che diedero alla cittadina il nome di “al-qamah”, “terra fertile” o “terra fangosa”, che costruirono moschee e casali e che diffusero la religione musulmana in tutto il territorio.
In seguito vi furono i Normanni e poi gli Svevi, i quali gradualmente soppiantarono gli arabi e introdussero le chiese e il cristianesimo. Sotto il controllo di Federico II di Svevia il territorio alcamese fu teatro di rivolte del popolo saraceno, pertanto questo venne affidato a diversi proprietari terrieri che negli anni trasformarono Alcamo in un vero e proprio feudo. Questa condizione si protrasse fino alla prima decade dell’Ottocento, quando il paese divenne demanio regio.
Cosa vedere ad Alcamo

Se hai in programma di recarti in Sicilia occidentale e vuoi sapere cosa vedere ad Alcamo, non potrai fare a meno iniziare la tua visita da Piazza Castello. Qui si erge il Castello dei Conti di Modica, costruito intorno al XIV secolo e di proprietà di numerose famiglie feudali, di cui gli ultimi furono proprio coloro che ne definirono la denominazione.
Questo venne utilizzato come residenza e struttura difensiva e quando venne preso in possesso dal comune di Alcamo fu trasformato in carcere e successivamente venne restaurato per ospitare il Museo etnografico, l’Enoteca Storica Regionale, il Museo del Vino e delle Tradizioni e un’esposizione permanente dei pupi siciliani.
Il “corso stretto”
Da qui prosegui in direzione di Piazza Bagolino, dove è possibile ammirare il panorama della campagna alcamese, visitare il Parco suburbano e addentrarsi nella strada principale del paese, Corso VI Aprile, attraverso Porta Palermo.

La prima parte del Corso, denominata dagli alcamesi “Corso Stretto” per via delle sue dimensioni, è caratterizzata da diversi influssi artistici, colori vetusti e da un susseguirsi di interessanti strutture: Chiesa di San Francesco di Paola, in cui sono custodite otto statue del noto scultore palermitano Giacomo Serpotta; Chiesa di San Tommaso; Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, che anch’essa vanta due opere del già citato scultore e, infine, la Basilica di Santa Maria Assunta.
Quest’ultima costituisce il principale luogo di culto di Alcamo e ha origini trecentesche, sebbene sia stata restaurata nel XVIII secolo. Già dall’esterno è possibile ammirare la sua maestosità, poiché presenta una facciata neo-classica realizzata con pietra rossa e una cupola che fa da scenario alla statua di Santa Maria Assunta.
All’interno rimarrai affascinato dalle sue tre navate, imponenti colonne, affreschi, le opere dello scultore rinascimentale Antonello Gagini e da un Museo di Arte Sacra. Alla fine della navata destra, inoltre, si trova la Cappella della Sacra Spina nella quale è possibile ammirare il reliquiario contenente una spina proveniente dalla corona di Gesù.

Dopo esserti lasciato alle spalle la Basilica, percorri qualche passo e ti ritroverai davanti Piazza Ciullo, così denominata grazie al noto poeta del XII secolo, Cielo d’Alcamo (conosciuto anche come Ciullo) che scrisse il contrasto “Rosa fresca aulentissima” in italiano volgare.
Questa piazza rappresenta il principale luogo d’incontro di ragazzi e adulti e accoglie due esemplari edifici dell’arte barocca, la Chiesa di Gesù o Collegio dei Gesuiti e la Chiesa di Sant’Oliva.

Dalla piazza è possibile seguire due percorsi: puoi infatti scendere la scalinata e dirigerti verso Piazza Mercato, per poi continuare verso il basso e arrivare alla Fontana Araba, costruita dagli arabi nei pressi di una sorgente d’acqua e aggiunta di un abbeveratoio nella prima metà dell’Ottocento.
Infine, puoi terminare questo itinerario con la visita al Santuario della Madonna dei Miracoli, raggiungibile a piedi attraverso un sentiero in discesa. Per il secondo percorso, invece, puoi proseguire lungo il Corso VI Aprile dove è possibile visitare un altro gioiello barocco, la Chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo, riconoscibile per la sua lunga scalinata esterna e per i colori tenui.
Il Monte Bonifato

Se stai visitando Alcamo è impossibile non programmare una visita al vicinissimo Monte Bonifato, che si leva con un’altezza di 825 metri s.l.m. ed è noto per la Riserva Naturale Bosco d’Alcamo, ricca in querceti di roverella, leccio e pino d’Aleppo. Sulla montagna sono visibili i resti di un insediamento, Porta della Regina, una cisterna chiamata la “Funtanazza” e, infine, sul cocuzzolo, i ruderi del castello dei feudatari Ventimiglia e la Chiesa di Maria Santissima dell’Alto.
Se desideri fermarti al fresco in una bella pineta, puoi sfruttare l’area pic-nic, facilmente raggiungibile sia a piedi sia con i veicoli. Ci sono sedie e panche di legno all’interno dell’area attrezzata, due aree barbecue già pronte all’uso ed anche i servizi igienici.
Alcamo Marina

Allontanandoti ben poco dal centro cittadino, circa 6 km, potai raggiungere le spiagge di Alcamo Marina, frazione del capoluogo comunale e località balneare costituita da una distesa di circa 7 km di sabbia fine e dorata.
Se vuoi capire dove si trova Alcamo Marina, diciamo che difficilmente potrai sbagliarti, dato che parliamo di un litorale lungo oltre 10 km delimitato a Est da Balestrate e a Ovest da Castellammare del Golfo. Alcamo Marina è totalmente percorribile a piedi, accessibile gratuitamente, facile da raggiungere e dotata di apposite aree parcheggio gratuite.
Le Terme Segestane

Un altro luogo degno di nota ma talvolta più difficile da scovare sono le Terme Segestane (che gli alcamesi chiamano “Acque calde”), situate a circa 7 km dal centro cittadino e usufruibili in maniera completamente gratuita. Queste si accostano al Fiume San Bartolomeo (in cui confluiscono Fiume Caldo e Fiume Freddo) e sono circondate da una montagna frastagliata che definisce uno spettacolare paesaggio.
Secondo Diodoro Siculo fu con queste acque che le ninfe alleviarono le membra dolenti di Eracle nel suo viaggio da Piloro a Erice, dunque è facile dedurre che comportano sicuramente un bagno di rigenerazione e bellezza.
Cosa mangiare ad Alcamo

Numerosi sono i piatti tipici dell’arte culinaria alcamese e non si può fare a meno di assaggiare i maccheroni (i maccarruna, nel dialetto alcamese), pasta all’uovo preparata in casa e condita con passata di pomodoro, basilico, parmigiano e melanzane; la pasta con sarde e foglie di finocchio selvatico; salsiccia e “cavuliceddi”, secondo piatto cucinato prevalentemente nel periodo invernale con le foglie di una pianta endemica del territorio alcamese; le cassatelle, dolci a forma di mezzaluna ripieni di ricotta; la frutta di martorana, dolci della forma di svariati frutti opportunamente colorati.
Importante è anche l’influsso vinicolo dei campi alcamesi, pertanto se sei ancora indeciso se passare da qui o meno, questo potrebbe darti una definitiva spinta a visitare questa interessante cittadina. Brinda con un ottimo vino DOC Bianco d’Alcamo, perché, come diceva Goethe, “la vita è troppo breve per bere vini mediocri”.
- Zona di Produzione: Bianco Alcamo a nord ovest di Corleone.
- Vigneti: Selezionati, le cui uve sono state opportunamente scelte e vinificate a parte.
- Abbinamenti: Vino di tutto pasto, si sposa bene con i piatti a base di pesce, crostacei e frutti di mare. Superbo con i formaggi a pasta tenera
Come arrivare ad Alcamo da Palermo
Per arrivare ad Alcamo da Palermo (circa 60km) è sufficiente percorrere l’autostrada A29 Palermo – Mazara del Vallo in direzione Mazara del Vallo, ed uscire allo svincolo Alcamo Est se si desidera raggiungere la zona più centrale di Alcamo. Se si preferisce invece raggiungere Alcamo Marina, la zona delle Terme Segestane o comunque l’area confinante con il territorio di Calatafimi-Segesta, è invece preferibile uscire allo svincolo Alcamo Ovest.