Siracusa e Ortigia

Siracusa e Ortigia: tra storia e arte

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Il Duomo di Siracusa

Se desideri visitare una città che possa offrirti cultura, storia, mare e divertimento stai facendo di certo la scelta giusta. Le meraviglie immense che Siracusa nasconde sono incastonate nel cuore della città, che negli ultimi anni ha visto una caotica espansione urbana ma che non ha minimamente intaccato le bellezze che custodisce.

Una visita della città ti consentirà dunque di scoprire testimonianze di diverse epoche storiche, partendo da quella greca, passando per il periodo barocco fino ad arrivare ai giorni nostri.

Oltre alle ricchezze storiche, Siracusa e Ortigia godono di una particolare bellezza dell’ambiente naturale circostante: il Porto Grande in cui si specchia la penisola della Maddalena con le sue acque cristalline, la spettacolare visione in lontananza dei monti Iblei e dell’Etna, il suo porto naturale sulla quale si protende l’isola di Ortigia e la verde e pianeggiante campagna circostante non potranno fare altro che farti innamorare di questa meravigliosa cittadina.

Cosa vedere a Siracusa e Ortigia

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Il Teatro Greco di Siracusa

Una delle prime tappe che si deve necessariamente fare a Siracusa è quella del Parco Archeologico. Al suo interno si trovano importantissime espressioni del periodo ellenistico in Sicilia, tra le quali spicca tra tutte il Teatro Greco. Scavato nella roccia e orientato verso il mare, il Teatro è la massima espressione dell’architettura teatrale e della tecnica scenica dell’epoca greca giunto praticamente integro fino a noi.

Sempre all’interno dell’area archeologica si trovano l’Anfiteatro Romano (il terzo più grande d’Italia dopo il Colosseo e l’Arena di Verona) e diverse Latomie, cave di pietra dalle quali si estraevano i blocchi di calcare utilizzati per le diverse tipologie di costruzioni tra le quali la più famosa è indubbiamente quella dell’Orecchio di Dionisio. Quest’ultima deve la sua fama al grande effetto acustico del quale si può godere al suo interno e alle leggende che si narrano su di essa.

Non molto distante dal Parco si trova il Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” che, con il suo spazio espositivo di 9.000 m2, fornisce un quadro completo delle civiltà che si sono susseguite nel territorio nel corso dei secoli.

Proprio di fronte si erge il moderno ed imponente Santuario della Madonna delle Lacrime. Ultimato nel 1994 l’edificio appare come un immenso cono in cemento armato che, nonostante le vivaci polemiche che lo hanno contraddistinto, è ormai divenuto un inconfondibile punto di riferimento visivo della città.

Visitare l’Isola di Ortigia a piedi

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Panoramica dall’alto dell’isola di Ortigia

Lievemente distaccata da Siracusa c’è poi Ortigia, una minuscola isola grande neppure un chilometro quadrato, che racchiude al suo interno diverse testimonianze delle civiltà che qui si sono susseguite, ma che appaiono nel complesso armoniose ed unitarie.

Lo “scoglio”, come lo chiamano i siracusani, è in gran parte pedonale per cui conviene lasciare l’auto fuori dal perimetro e spostarsi a piedi per gustarne appieno le meraviglie.

Giunti via terra sull’isola si incontrano immediatamente le rovine del Tempio di Apollo, uno dei primi templi costruiti a Siracusa dai greci. Proseguendo da Corso Matteotti, nel quale si trovano diversi edifici del periodo fascista, si apre il salotto di Ortigia, Piazza Archimede, nel cui centro si trova la Fontana di Artemide, dedicata alla dea cacciatrice che svetta al centro del complesso marmoreo circondata da ancelle, sirene e tritoni.

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Il Duomo di Ortigia

Proseguendo nella stessa direzione si giunge poi al cuore dell’isola e dell’intera Siracusa, Piazza Duomo, dominata dalla facciata barocca del Duomo con le sue alte colonne, gli angeli e le diverse statue incanta chi la osserva. Se la parte esterna ammalia il suo interno invece spiazza totalmente! E’ infatti l’esempio più mirabile di sovrapposizione e convivenza di elementi architettonici totalmente diversi: ricavato da un tempio dorico dedicato ad Atene conserva ancora ben 24 colonne della struttura originaria.

Proseguendo verso sud si arriva poi alla suggestiva Fonte Aretusa, la millenaria sorgente di acqua dolce strettamente legata al mito della ninfa di Artemide che per sfuggire ad un amore non corrisposto venne tramutata in fonte.

Infine il Castello Maniace, una monumentale fortezza perfettamente quadrata, sorge su un promontorio roccioso isolato da un canale artificiale sull’estrema punta dell’isola di Ortigia.

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