Visitare Palermo in due giorni

Come visitare Palermo in due giorni? La città vanta centinaia di luoghi e monumenti assolutamente imperdibili, per cui fare una selezione non è certo facile.

Avere a disposizione soltanto due giorni per visitare Palermo significa dover necessariamente rinunciare a qualcosa, ciononostante sarà comunque possibile sfruttare il poco tempo a disposizione per immergersi rapidamente nella storia e nella tradizione del capoluogo siciliano. 

Visitare Palermo in due giorni: l’itinerario

Itinerario per il primo giorno:

  1. San Giovanni degli Eremiti
  2. Palazzo dei Normanni
  3. La Cappella Palatina
  4. La Cattedrale
  5. Corso Vittorio Emanuele
  6. Piazza Pretoria e i Quattro Canti
  7. Piazza Marina e Palazzo Steri

Itinerario per il secondo giorno:

  1. Piazza Politeama
  2. Teatro Massimo
  3. Porta Carini e il mercato del Capo
  4. Chiesa di Sant’Agostino
  5. Via Maqueda

Vediamo adesso in dettaglio le singole tappe del nostro itinerario di due giorni per visitare Palermo, e tutte le relative informazioni di interesse turistico.

Chiesa San Giovanni degli Eremiti
Le cupole rosse della Chiesa San Giovanni degli Eremiti a Palermo

Giorno 1: L’itinerario di questo mini tour di Palermo parte dalla bellissima chiesa di San Giovanni degli Eremiti (la fermata di metro più vicina è la “Orleans”), facente parte del percorso Arabo-Normanno patrimonio dell’ Unesco. La chiesa presenta un meraviglioso chiostro (testimonianza dell’antico monastero che qui sorgeva) ed un delizioso giardino.

Proseguendo in direzione piazza Indipendenza, è possibile raggiungere il Palazzo Reale, noto anche come Palazzo dei Normanni, (circa 3 minuti a piedi da San Giovanni degli Eremiti). Qui è possibile ammirare la Sala dei Vicerè, la cripta, la Cappella Palatina e l’osservatorio astronomico. Palazzo dei Normanni è uno dei luoghi più visitati della Sicilia intera, un giro completo al suo interno richiede un paio d’ore ma ne vale  assolutamente la pena.

Terminata la visita, è possibile immettersi in Corso Vittorio Emanuele (anticamente chiamato “Cassaro”) passando sotto l’arco di Porta Nuova, che per secoli è stato il più importante punto di accesso via terra alla città. Subito dopo l’arco, sulla destra, sarà possibile immergersi nel verde di Villa Bonanno.

Qualche decina di metri più avanti si trova invece la Cattedrale di Palermo, che ha subìto nel tempo influenze Bizantine, Arabe e Normanne le quali hanno dato vita ad un gioiello che tutto il mondo invidia. Su prenotazione è anche possibile avere accesso ai tetti, e ammirare la città dall’alto della sua cattedrale. Proseguendo lungo il Corso Vittorio Emanuele è possibile ammirare la bellezza dei palazzi nobiliari e delle chiese che ne fanno parte, tra queste la bellissima chiesa di San Giuseppe dei Teatini.

A questo punto siamo ormai in prossimità dei Quattro Canti (Piazza Villena per la toponomastica), piazza particolarmente amata dai turisti in vacanza a Palermo per la sua forma ad ottagono, ma anche per le opere e le allegorie che la arricchiscono.

Dettaglio delle fontane di Piazza Pretoria a Palermo
Dettaglio delle fontane di Piazza Pretoria a Palermo

Svoltando a destra, ed imboccando quindi la via Maqueda, si presenta subito al visitatore la bellissima Piazza Pretoria e la sua immensa fontana. La piazza è anche detta “Piazza della Vergogna” per via delle statue nude che arricchiscono la grande fontana, e proprio davanti a lei vi è la sede istituzionale del Comune di Palermo.

Piazza Bellini e la Chiesa di San Cataldo sulla destra
Piazza Bellini e la Chiesa di San Cataldo sulla destra

Alle spalle del palazzo del comune vi è Piazza Bellini e l’incantevole Chiesa di San Cataldo, dalle peculiarità architettoniche chiaramente arabo-normanne dovute in particolare alle tre cupole semisferiche rosse poste sul tetto.

Terminata la visita alla chiesa, è possibile tornare sul Corso Vittorio Emanuele sino a raggiungere Piazza Marina: qui si trova la bellissima Villa Garibaldi (all’interno della quale vi è l’albero di Ficus più grande d’Europa) ed il Palazzo Chiaramonte-Steri, che custodisce le carceri dell’inquisizione.

La Domenica mattina a Piazza Marina c’è uno storico mercatino dell’antiquariato che vale assolutamente la pena visitare.

È possibile concludere l’itinerario di questo prima prima parte del tour di Palermo in due giorni concedendosi una passeggiata sul prato del Foro Italico (pochissimi minuti a piedi da Piazza Marina) ed un buon gelato in una delle tante gelaterie presenti in zona.

Giorno 2: La seconda parte di questo tour di Palermo in due giorni prevede partenza da Piazza Ruggero Settimo (che i palermitani chiamano “Piazza Politeama“): dopo qualche scatto in questa bellissima piazza, dominata dal Teatro Politeama e dai suoi rampanti cavalli bronzei posti sul tetto, è possibile imboccare la Via Ruggero Settimo, ovvero la principale via dello shopping a Palermo.

Piazza Politeama, Palermo
Piazza Politeama a Palermo. Sulla destra l’omonimo Teatro.

Qui è possibile trovare le grandi marche dell’abbigliamento ma anche qualche franchising, librerie storiche, bar e negozi di souvenir. Spesso lungo questa elegante via è possibile incontrare gli artisti di strada, alle prese con i propri spettacoli, e venditori di cibo da strada. L’intera area è isola pedonale per buona parte della settimana, e ciò rende ancora più piacevole la passeggiata soprattutto se si hanno bambini.

Al termine della Via Ruggero Settimo il visitatore si troverà dinanzi, come per magia, l’incantevole Teatro Massimo, il terzo teatro più grande d’Europa. Una sosta davanti il teatro è d’obbligo, e può essere l’occasione per rinfrescarsi con una delle granite che un venditore
ambulante, vestito con gli abiti tipici della tradizione siciliana, offre ai suoi clienti proprio davanti il teatro.

Riprendendo la marcia in questo avvincente tour di due giorni a Palermo, dovrai imboccare la Via Volturno, che si trova alle spalle del Teatro Massimo: in fondo a questa strada troverai l’antichissima Porta Carini, un tempo porta d’ingresso a Palermo ed oggi famosa perché rappresenta l’inizio del “Capo”, uno dei quattro mercati storici di Palermo (gli altri sono il mercato Ballarò, la Vucciria e Borgo Vecchio).

Porta Carini e l'ingresso del mercato del Capo a Palermo
Porta Carini e l’ingresso del mercato del Capo a Palermo

A Palermo nulla è più bello del perdersi tra i banchi dei mercatari tra carne, pesce, frutta, verdura e dolciumi locali. Il Capo è un mercato che richiama fortemente la tradizione araba, particolarmente viva qui, grazie anche alle pittoresche tende che assicurano alla mercanzia riparo dal sole e dalla pioggia.

Sarà questa anche l’occasione per ascoltare dal vivo la famosa “abbanniata”, ovvero il pubblicizzare la propria merce a voce alta, quasi come un canto. Ogni venditore crea la propria abbanniata, e sentirle eseguire contemporaneamente, in quel mix di profumi e sapori che avvolge il visitatore, dà realmente la sensazione di trovarsi all’interno di un antico mercato arabo.

Superato il mercato del Capo è possibile imboccare la Via Sant’Agostino, che conduce direttamente alla Chiesa di Sant’Agostino: al suo interno è possibile ammirare gli stucchi del Serpotta ed il bellissimo chiostro del ‘500.

Al termine della visita di questa importante chiesa, testimonianza del Barocco a Palermo, suggeriamo di raggiungere la vicinissima via Maqueda e di concludere qui questa giro di Palermo in due giorni.

Via Maqueda, Palermo
Via Maqueda, Palermo

Sarà l’occasione per concedersi una rilassante passeggiata con vista sugli antichi e nobiliari palazzi di questa antica via, approfittandone per fare acquisti in uno dei tanti negozi di souvenir presenti nei paraggi oppure facendo tappa in un bar per provare alcune delle specialità tipiche di Palermo.

Visitare Palermo in due giorni può sembrare un’impresa ardua, ma seguendo questo itinerario tornerai a casa con la certezza di aver visto quello che di norma si vede quando si hanno tre o quatto giorni di tempo.

 

2 Commenti

    • Ciao Marzia, distano 10 minuti a piedi l’uno dall’altro. Si certo, puoi visitarli nella stessa mattinata entrambi. Ti consigliamo, una volta terminata la visita al mercato del Capo, di imboccare la via Sant’Agostino per giungere così in Via Maqueda, da percorrere in direzione stazione centrale. Potrai accedere a Ballarò direttamente dall’Arco di Cutò (Via Chiappara al Carmine).

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