Il Mercato Ballarò a Palermo

mercato ballarò Palermo, venditore di pesce fresco
Esposizione di pesce in una delle “bancate” del mercato di Ballarò. Si possono notare le tipiche tende rosse e le potenti lampade

Il mercato Ballarò di Palermo è un dedalo di vicoli pieni di bancarelle ricche di mercanzie di ogni tipo, che provengono da ogni parte del mondo. Visitare questo mercato storico è sicuramente una tappa obbligata per chi si reca nel capoluogo siciliano.

Questa è certamente una delle più importanti tappe di un buon tour di Palermo, non può non far parte del tuo itinerario e di seguito vedremo il perchè.

Origine e cenni di storia

Ballarò ha una storia molto antica (nacque più di 1000 anni fa) ed è uno dei luoghi più dinamici e vivaci di tutta Palermo. Le sue origini risalgono infatti al X secolo, ovvero ai tempi della dominazione araba in Sicilia.

Il suo nome deriva appunto da “Suq Al-Balhara“, (letteralmente “Mercato degli specchi”) ed era il mercato dei commercianti arabi che vendevano prodotti e spezie. E’ stato tradotto in palermitano come “Ballarò” per assonanza.

Quel che molti non sanno è che il mercato Ballarò nacque fuori dalle mura fenici della città. Perché? Il motivo è semplice: fuori città non si pagavano i dazi.

Inoltre era possibile entrare ed uscire dal mercato a qualsiasi ora, mentre le porte della città ad un certo orario venivano chiuse e da quel momento non era più possibile entrare o uscire.

L’esposizione della mercanzìa e l’abbanniata

esposizione di olive verdi al mercato Ballarò di Palermo
Banco per la vendita di olive verdi e capperi a Ballarò

Come accennato quello di Ballarò è un mercato tipicamente arabo, e proprio ai suoi “fondatori” si deve la caratteristica atmosfera che è possibile respirare oggi come allora tra le sue viuzze.

Diciamo intanto che la merce non viene esposta dove e come capita, ma che al contrario l’esposizione è curata al massimo per invogliare il più possibile i clienti a comprare.

La merce viene per questo esposta sulle classiche “bancate” (che in italiano possiamo tradurre come “banco” o “bancone”), ovvero delle tavole poggiate su due o più cavalletti sulle quali viene poggiata la mercanzia.

bancata di pesce fresco al mercato di Ballarò a Palermo
Vendita di pesce fresco a Ballarò. Notiamo tra l’altro polpo, orate, spigole, pesce spada, calamaro, gamberi e neonata locale.

Per mantenere il pesce sempre “fresco” ed evitare che si asciughi, questo viene continuamente bagnato con dell’acqua fresca. I formaggi e la carne vengono invece spesso adagiati su foglie di lattuga o sistemati accanto dei bei grappoli di pomodoro.

L’abbanniata siciliana

L’abbanniata (“bandire” in italiano) è il modo siciliano (ma molto Orientale) di proporre la propria merce ai passanti urlando, esaltando la freschezza e la qualità di ciò che si vende.

Non esiste una abbanniata standard, ma ciascun venditore ne inventa una e quella diventa una sorta di marchio di fabbrica che lo identifica. Alcune abbanniate sembrano delle piccole filastrocche, tanto sono lunghe e canzonate.

le tende rosse al mercato arabo Ballarò di Palermo
A Ballarò è bello passeggiare tra i banchi e scegliere la mercanzìa che piace di più

Per proteggere dal sole e dalla pioggia vengono installati dei tetti a spiovente realizzati con della stoffa tipicamente di colore rosso, e l’illuminazione della merce esposta è garantita da potenti lampade dalla luce dai toni tipicamente caldi.

I tetti rossi,  la luce calda delle lampade, i banchi pieni di mercanzia, pentoloni che fumano e profumi di spezie che ti avvolgono…questa è Ballarò!

Da notare inoltre che a Ballarò, così come in tutti gli altri mercati storici di Palermo, alcuni commercianti non hanno delle bancate in cui esporre la merce ma direttamente una putìa (dal latino “apotheca” cioè “bottega”, “magazzino”), un piccolo negozio in cui è possibile direttamente entrare e scegliere la merce esposta sugli scaffali.

Cosa si può comprare al mercato di Ballarò?

Al mercato di Ballarò è possibile comprare proprio di tutto. La maggior parte della mercanzìa esposta proviene dalle campagne palermitane, dal mercato ortofrutticolo di Palermo e dal pescato locale.

A differenza di quanto è avvenuto al mercato della Vucciria (di fatto non esiste più) questo storico mercato continua a mantenere vivo il suo calore popolare ed è tutt’oggi un brulicare di gente che fa acquisti, persone di tutte le età e tutte le estrazioni sociali.

Come in tutti i mercati del mondo, sta a te (è questo il bello di entrare in un mercato) stabilire cosa è particolarmente fresco e cosa no, cosa è conveniente e cosa è caro.

Cibo di tutti i giorni

esposizione di frutta verdura e ortaggi al mercato di Ballarò
Esposizione di frutta, verdura e ortaggi al mercato di Ballarò

Sui banchi è possibile trovare cibi come pesce fresco, carne, verdura, ortaggi, olive, frutta e formaggi così come anche i prodotti tipici della tradizione, oppure gli squisiti dolci tipici siciliani.

Ci sono anche venditori “armati” di pentoloni vari in cui trovi il polpo bollito (anche da mangiare sul luogo), patate bollite, ricotta fatta al momento, carciofi bolliti e condimenti vari per la pasta.

Il rapporto qualità-prezzo tra l’altro, è davvero eccellente secondo gli stessi palermitani. Bastano infatti due o 3 euro per riempire un sacchetto di spesa o per fare un pasto completo.

I dolci

I più golosi saranno infatti contenti di sapere che tra i banchi di Ballarò è possibile trovare anche tantissimi tipi di dolciumi tipici della cucina palermitana più tradizionale come la cubbàita (ossia il torrone di mandorle), le caramelle alla carruba, i buccellati, i cannellini (caramelle bianche, rosa e blu con la cannella dentro) nonché dolci tipici a base di ricotta come i cannoli.

Lo street food

street food ballarò venditore di sfincione
Venditore di sfincione all’ingresso di Ballarò, lato Corso Tukory

Il mercato Ballarò è infatti il posto migliore in cui gustare lo street food di Palermo, gustosissimo e preparato al momento.

Tra una bancarella e l’altra potra infatti trovare chi ti vende il tipico pane con panelle e crocchè palermitano, lo sfincione, le stigghiola, “u pani ca’ meusa”, arancine, la frittola e la rascatura, giusto per citarne alcuni.

Da qualche anno Ballarò è anche diventato luogo della movida: di sera è una tappa fissa per i giovani che vogliono bere qualcosa e accompagnare con del cibo tipico.

Cosa vedere a Ballarò?

Dal punto di vista storico ed architettonico, il quartiere dove sorge il mercato di Ballarò (l’Albergheria) è ricco di chiese, monumenti e palazzi nobiliari.

Monumenti e chiese

Tra i più importanti citiamo la Chiesa del Carmine Maggiore (Piazza Carmine, 1), la cui cupola presenta mattonelle blu e verdi particolarmente pittoresche.

Poche decine di metri a piedi ed possibile raggiungere la Torre di San Nicolò di Bari (Via Nasi Nunzio, 18), una torre civica quadrangolare che sorge accanto alla Chiesa di San Nicolò all’Albergheria (Via S. Nicolò All’Albergheria ) del XIII secolo.

A due minuti a piedi c’è anche l’Oratorio del Carminello (Via Porta Sant’Agata, 19 ), un piccolo gioiello architettonico in cui è possibile ammirare tra l’altro alcuni rilievi in stucco attribuiti a Giacomo Serpotta (alcuni ipotizzano in realtà siano opera del figlio) e una cripta.

Tra gli altri, il complesso monumentale di Santa Chiara con la sua casa di accoglienza e l’oratorio che è simbolo dell’ospitalità tipica di questo quartiere.

Su alcuni edifici di Ballarò sono invece ancora evidenti i segni del bombardamento del 1943.

La street Art di Ballarò

Da qualche anno Ballarò ha abbracciato ancora di più la bellezza grazie alla Street Art. I giovani palermitani hanno dato infatti il proprio contributo sociale e artistico arricchendo muri ed edifici di Ballarò con murales e pitture urbane, una delle quali raffigura l’attore palermitano Franco Franchi, venuto a mancare nel 1992.

Come arrivare al Mercato Ballarò

ingresso del mercato di Ballarò lato Corso Tukory
Ingresso del mercato storico di Ballarò a Palermo, lato Corso Tukory

Il mercato di Ballarò si trova in pieno centro, nel quartiere Albergheria. E’ delimitato da Corso Tukory da una parte e Via Maqueda dall’altra.

Si può raggiungere a piedi dalla Stazione Centrale, percorrendo Corso Tukory e poi Via Dalmazio Birago. Chi proviene da Via Maqueda può accedere da Via Del Bosco o una delle parallele che scendono fino all’Arco di Cutò.

Mercato Ballarò: informazioni utili

Orari di apertura: Il mercato Ballarò è sempre aperto, dalle 07:00 alle 20:00, mattina e pomeriggio tutti i giorni della settimana.

Quando andare?: Il momento “clou” per fare la spesa è il Sabato mattina, quando il mercato diventa particolarmente affollato ed i banchi tutti aperti. Ad ogni modo puoi fare sempre la spesa, anche la Domenica.

Indirizzo: L’ingresso principale del mercato Ballarò si trova in Via Dalmazio Birago 2, 90134 Palermo. Puoi accedere al mercato anche da alcune traverse di via Maqueda come Via Cesare Battisti, Via delle Pergole, Via Del Bosco o dall’Arco di Cutò.

Qual è il modo migliore per visitare il mercato Ballarò?: Divertiti, distingui i profumi che arrivano dai banchi, guarda lo spettacolo della merce esposta e assaggia quel che ti piace. Questo è il modo migliore per visitare il mercato e immergerti nella nostra cultura!

Qui trovi la pagina ufficiale del Comune di Palermo dedicata al Mercato di Ballarò.

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